NCHE QUEST'ANNO ORMAI STA VOLGENDO AL TERMINE, UN ANNO INTENSO, UN ANNO CHE HA RIVELATO IN MANIERA DEFINITIVA QUELLO CHE ICEBERGFINANZA SOSTIENE DA TEMPO OVVERO LA MADRE DI TUTTE LE CRISI FINANZIARIE ED ECONOMICHE DELLA STORIA, UNA CRISI SENZA PRECEDENTI DI INTENSITÀ SUPERIORE ALLA STESSA GRANDE DEPRESSIONE MA NELLE CONSEGUENZE ANCORA TUTTE DA VERIFICARE ANCHE SE LE ROTTE FUTURE SI ALTERNERANNO TRA SCILLA E CARIDDI, TRA I GORGHI E I MULINELLI, LE TEMPESTE E GLI URAGANI CHE IL 2009 CI PROPORRÀ ALL'ORIZZONTE SENZA DIMENTICARE CHE ESISTE ANCORA LA POSSIBILITÀ DI ASSISTERE ALLA COMPARSA DI ALTRI INNUMEREVOLI MISTERI NASCOSTI NEL TRIANGOLO DELLE BERMUDA DELLA FINANZA CREATIVA.
Sarà anche un anno di Speranza il 2009, la speranza che questo sistema possa rinascere dalle sue ceneri, la speranza che questo sistema possa ritrovare nell'uomo e nella sua creatività quella capacità mai sopita di affacciarsi sull'orlo di un abisso per ritrovare all'improvviso se stesso attraverso gli ideali e i valori che accompagnano l'essenza dell' Umanità ma se mi chiedete di credere in questo sistema e nelle sue istituzioni, nelle politiche monetarie e in quelle governative lasciatemi il beneficio del dubbio, un dubbio che va al di la di qualunque illusione di breve termine. Il lungo termine è un territorio inesplorato, un'isola sconosciuta dove solo il tempo e la sua genesi saranno in grado di offrirci la naturale conclusione di anni di squilibri sistemici.
Non credo che basti scrutare il dibattito in corso nelle varie scuole di pensiero economico, siano esse keynesiane o monetariste, austriache o socialiste o neoliberiste dimenticando il fine ultimo dell'economia, ovvero l'uomo.
Il tramonto di una leggenda, il tramonto di tante leggende, il tramonto della sicurezza e della fiducia in questo sistema, nello spazio di un istante il Tempo è stato in grado di pennellare pagine epocali che contribuiranno a ridisegnare la storia della finanza e dell'economia, in grado di mettere in discussione qualunque sicurezza o presunta Verità.
La Verità è Figlia del Tempo, l'eco di questo aforismo di Lord Francis Bacon, grande filosofo inglese del 15° secolo, ha suggellato negli ultimi mesi il lavoro di analisi e ricerca di Icebergfinanza, una lunga navigazione attraverso i fondamentali reali di questa crisi, una serie di analisi macroeconomiche suggellate anche dalla microrealtà.
Non sarà un post autocelebrativo, le conseguenze di questa crisi nella loro gravità, vanno al di là di quanto ancora il sistema sia in grado realmente di percepire, ma è bene che si sappia che tutto ciò era prevedibile anche nel pensiero storico di illustri economisti, anche se la follia nelle masse è la regola, mentre nel singolo è un'eccezione.
Il New Deal programmato dal nuovo presidente degli Stati Uniti Obama con la creazione di 2/3 milioni di posti di lavoro, una rivoluzione infrastrutturale, l'insieme di interventi e programmi di prestiti ed emissioni speciali e creative da parte delle Banche Centrali spesso al limite della disperazione, sono la testimonianza della consapevolezza di questo sistema ma non sono sinonimo di risoluzione del problema principale ovvero della sostenibilità di questo sistema, che deve essere profondamente ripensato.
Questo sistema che oggi sta cercando di rianimare il paziente è lo stesso medico che ha sottovalutato i sintomi di questa crisi epocale, nei laboratori politici e monetari sono presenti gli stessi medici che hanno sottovalutato l'obesità di questo sistema accompagnandone la sua "deregulation" in nome di un presunto benessere collettivo, gli stessi medici che oggi "sperimentano" i loro studi, le loro ideologie sul sistema finanziario ed economico in stato di coma profondo, una sorta di elettroshock del quale nessuno conosce le possibili conseguenze.
Sono interventi strutturali da camera di rianimazione, essenziali nel breve termine, ma dei quali vi sarà da osservare i reali benefici nel medio e lungo termine.
Le banche centrali e gli stessi governi dovranno pensare ad un intervento strutturale di medio e lungo termine per questo sistema, che senza il loro intervento sarebbe letteralmente imploso.
thanks to Krugman.blogs
Dalla profondità della Depressione immobiliare sino all'implosione del sistema finanziario, dal dissesto delle banche d'investimento orfane della leva finanziaria sino alla socializzazione delle perdite attraverso l'intervento di politiche keynesiane, dalla recessione ormai ufficiale e più volte negata alla dinamica della disoccupazione oscurata da un modello stagionale semplicemente inaffidabile, sono queste le principali dinamiche che la rotta del nostro veliero ha esplorato intravvedendo con largo anticipo la possibile evoluzione della crisi.
Ogni analisi ed ogni post di questo lungo viaggio sono la testimonianza vivente di come navigando nell'oceano del realismo, analizzando e studiando il passato vi si possa trovare una guida per il futuro, solo una guida ma non la soluzione, in quanto oggi quotidianamente il mercato sta facendo la Storia, sta riscrivendo la Storia!
Sarà un post molto lungo, attraverseremo la Storia per arrivare a comprendere meglio la dinamica di questa crisi, solo la conoscenza e la consapevolezza portano a osservare e comprendere sino in fondo ma mai abbastanza
La distruzione di possibili 10.000 miliardi di ricchezza prodotta da questa crisi in circa 15 mesi, unitamente al prosciugamento sistemico delle principali fonti di liquidità del sistema ci rassicurano su un lungo periodo di deflazione che si presenta all'orizzonte dell'economia americana e di conseguenza mondiale, sempre che qualcuno non creda ancora alla favola del decoupling, alla possibilità che le altre economie possano sopravvivere senza i consumi degli americani.
Vi ricordate il MEW MortgageEquityWithdrawals ovvero la possibilità di estrarre ricchezza dalle proprie abitazioni, uno dei motori della leggenda del consumatore americano, il bancomat per eccellenza che ha sostenuto questa irrazionale stagione dei consumi grazie alla possibilità di finanziare la spesa delle famiglie attraverso linee di credito garantite dal continuo e "perpetuo" aumento delle quotazioni immobiliari? Ebbene grazie a CALCULATED_RISK scopriamo che ........
Here are the Kennedy-Greenspan estimates (NSA - not seasonally adjusted) of home equity extraction for Q3 2008, provided by Jim Kennedy based on the mortgage system presented in "Estimates of Home Mortgage Originations, Repayments, and Debt On One-to-Four-Family Residences," Alan Greenspan and James Kennedy, Federal Reserve Board FEDS working paper no. 2005-41.
.......la festa è finita, uno dei propulsori della crescita infinita dei consumi ha cessato di esistere e credetemi questa "fiaba" resterà tale per molto e molto tempo ancora.
Se a questa situazione aggiungiamo la terribile dinamica nell'occupazione in atto e togliamo la possibilità di rifinanziare il debito, la possibilità di accedere facilmente al credito credo che servirà a ben poco se non a nulla l'opzione zero messa in atto dalla Federal Reserve, difficilmente al di la di qualsiasi stimolo fiscale i cittadini americani riusciranno a riprendere il ritmo di spesa al quale erano stati abbituati in nome di un presunto benessere collettivo, un benessere spesso e volentieri a servizio esclusivo del sistema, che sostiene l'offerta con la fantasia creativa del debito, qualunque esso sia, una delle cause principali della Grande Depressione del '29.
Ora qualcuno di Voi si chiederà quale sia la dimensione reale dei vari mercati, dei settori dell'immobiliare americano, dimensioni che possano aiutare il lettore ad avere una maggiore consapevolezza in riferimento alle potenziali svalutazioni che verranno.
Ebbene grazie a T2 PartnersLCC possiamo avere una scala delle reali dimensioni del mercato immobiliare americano a partire dalla consistenza del fenomeno "subprime" il più piccolo in assoluto per dimensioni che corrisponde a "soli" 700 miliardi di dollari. I prestiti Alt-A ovvero di fascia intermedia contano per circa 1000 miliardi mentre i JumboMortgage per 2.400 miliardi.
Resta inoltre da non dimenticare assolutamente le dimensione del mercato immobiliare commerciale CRE con un volume di prestiti che arriva alla ragguardevole cifra di 3500 miliardi di dollari sino a giungere agli Agency MBS e ai Prime Mortgage che insieme riescono a totalizzare complessivamente la cifra di quasi 10.000 miliardi di dollari, esprimendo rispettivamente 4600 miliardi e 4700 miliardi di volume complessivo.
Gli ultimi dati provenienti dal mercato immobiliare testimoniano se mai ve ne fosse stato bisogno che la dinamica immobiliare del calo dei prezzi non troverà la sua conclusione nemmeno durante l'anno 2009 ma si protrarrà sino al 2010.
Se poi qualcuno ha dimenticato l' invitato principe del 2009 ecco che il CRE ovvero Commercial Real Estate bussa alla porta della recessione.
Nearly $5 billion in development projects in New York City have been delayed or canceled because of the economic crisis, an extraordinary body blow to an industry that last year provided 130,000 unionized jobs, according to numbers tracked by a local trade group.
The long-term impact is potentially immense, experts said.
Not surprisingly, unemployment in the construction industry is soaring: in October, it was up by more than 50 percent from the same period last year, labor statistics show.......un impatto potenzialmente immenso nel lungo termine e la disoccupazione che sale di oltre il 50 % nella città principe per eccellenza, New York, non è certo un bel biglietto da visita per il 2009!
Ora se come ben sapete provate a paragonare queste cifre, le cifre del grafico di cui sopra che vi consiglio di non dimenticare, agli oltre 57.000 nozionalmente parlando credit default swaps riportati nel sito della BIS o magari ai quasi 685.000 derivati complessivi che circolano nel sistema avete una visione della realtà assolutamente realistica, un oceano di carta dove navigano barchette immobiliari.
Inoltre come non sottolineare che questa depressione immobiliare arriva a colpire al di la dell'immaginazione sino a risalire oltre le disponibilità reali dei fondi pensioni, Calpers per eccellenza....
Calpers in recent weeks said it expects to report paper losses of 103% on its residential investments in the fiscal year ended June 30.
.......perdite per il 103 % come è possibile direte Voi, nessun mistero quando la leva diventa il fascino quotidiano anche i fondi pensione devono restituire miliardi di dollari di liquidità ottenuta per scommettere sui mercati immobiliari, nessuna chiamata di margine solo una semplice constatazione!
Bini Smaghi prima di Natale in una nota dell'Ansa ci dice che....
L'ingegneria finanziaria, almeno per un periodo e' finita''. ''Questa e' l'ultima crisi - ha aggiunto - di un sistema in cui la finanza ha sfruttato al massimo la redditivita' del capitale. Ora quel sistema e' rimesso in discussione. Dovra' nascere un'economia dove c'e' molta piu' attenzione al capitale, alla prevenzione del rischio. Bisogna ripensare il sistema finanziario e cambiare una serie di regole, mettere dei limiti alla ricerca del profitto immediato per un logica di piu' lungo periodo''.
Sono commosso profondamente commosso, piano piano arriviamo anche alla logica della " crescita sostenibile ", non ho parole!
Comunque sia l'ingegneria finanziaria sarà anche finita, ma secondo il WSJonline gli effetti collaterali proseguono e proseguiranno anche nel prossimo anno....
Synthetic CDOs are vulnerable at this stage in the financial crisis, because of the way they work. They generate income by selling insurance against bond defaults, typically on a pool of 100 or more companies. One way they do so is by entering into contracts known as "credit-default swaps." Investors, such as the town of Parkes, receive regular payments from credit-default-swap buyers, which are usually banks or hedge funds.
.....e si quando nei miei post scrivevo CDOs la piccola s stava per synthetic altra magia demenziale di questa epoca irripetibile, un derivato dalla potenziale massima implosione. Un CDOs per alcuni investitori istituzionali era come un CDO qualsiasi nessuno faceva caso a quella piccola s ma il loro effetto boomerang non tarderà a farsi sentire nell'arco del 2009, si investitori istituzionali quelli esperti, professionali al massimo.
Con queste perle finanziarie sintetiche si ottengono rendimenti attraverso la vendita di assicurazioni contro i default di un'obbligazione in un contesto di innumerevoli bond societari. Chi investe in questi strumenti riceve una remunerazione da coloro che acquistano gli swaps ma a loro volta ora devono proteggersi dal possibile default di questi prodotti.
Through Torquay, Parkes had sold insurance on many of the same companies.
As market turmoil began to claim financial firms such as Lehman Brothers Holdings Inc., the companies frequently turned out to be in Torquay's portfolio. Torquay was hit by five of the seven major defaults that have occurred in 2008: Lehman, Washington Mutual, Freddie Mac and Icelandic banks Kaupthing and Glitnir.
Ecco che ad esempio uno di questi capolavori era composto da ben cinque degli ultimi fallimenti eccellenti anche se la composizione totale arrivava a 150 emittenti diversi ma il limite oltre il quale si rischiava la perdita dell'intero investimento corrispondeva al solo 4,1 % ora la soglia del 3,3 % sarebbe già una conquista ma non si sa mai e credo che il prossimo anno dal "Triangolo delle Bermuda " finanziario avremo tante altre sorprese.....
"This isn't what investors, and the professionals that created these products, envisioned or wanted to happen," says Mark Adelson, chief credit officer at Standard & Poor's........si questo non era quello che avevano previsto i dementi che hanno costruito questi prodotti sintetici ma in fondo nessuno aveva previsto nulla perchè come noi tutti ben sappiamo.........nulla era prevedibile, nulla neppure la piccola piramide di Ponzi che il buon Madoff aveva innocentemente inaugurato!
Chissà probabilmente anche le stesse istituzioni nazionali, comuni o stati arriveranno sulla soglia del default.
Il Financial Times scrive che le economie emergenti vedi Ucraina e Ungheria ad esempio potranno soffrire il sovraffollamento delle emissioni governative nel prossimo anno con un totale presunto di oltre 3000 miliardi di dollari di bond emessi tre volte superiore al 2008.
Si parla spesso dei numeri della Grande Depressione come ad esempio il - 26 % del PIL nel periodo 29/33 oppure l'oltre 25 % nella disoccupazione o il meno 50 % nella produzione industriale tra il 1929 e il 1932........
Thaks to stlouisfed.org
........ma sembrerebbe che via sia già qualche paese al mondo che sta vivendo la sua depressione come ci racconta PAULKRUGMAN .......
The second Great Depression has arrived …
In questo preciso momento ogni motore dell'economia mondiale, dall'immobiliare al settore azionario, dai prezzi all'ingrosso a quelli al dettaglio, dalle materie prime sino ai prodotti finali, dai consumi agli investimenti ci ricorda che la deflazione è fra noi e dubito che per il momento basti innondare di liquidità i mercati pure attuando iniziative di "quantitative easing" compresa la stampa della moneta per permettere alla classe media di alimentare la leggenda dell'inflazione, inflazione che von Mises vede come un aumento della quantità di denaro e banconote in circolazione e quindi già presente tra di noi nei sintomi di questa politica monetaria e non solo nei sintomi ma anche nei grafici della Federal Reserve di Saint Louis. Date un'occhiata nel canale grigio che segna la nuova recessione ufficiale.
A revised measure of the St. Louis adjusted monetary base ( QUI )
Se invece noi vediamo l'inflazione come quel fenomeno che genera l'aumento dei prezzi in conseguenza ad un più elevato tenore di vita, un aumento di salari, rendite, interessi e profitti allora in questo caso la deflazione è il nostro destino.
In America e nel Mondo, dai bonus alle riduzioni dei salari, dalle settimane corte ai lavori partime, senza dimenticare la terribile influenza della disoccupazione esponenziale, la deflazione sta erodendo il potere di acquisto dei consumatori.
Questa tabella del BLS dimostra che le ristrutturazioni aziendali attraverso la riduzione della forza lavoro non si fermerà tanto facilmente.
Comunque sia Nouriel Roubini su Project-syndicate.org ci dice che .....
The long-term consequences of the resulting surge in fiscal deficits are serious. If the deficits are monetized by central banks, inflation will follow the short-term deflationary pressures; if they are financed by debt, the long-term solvency of some governments may be at stake unless medium-term fiscal discipline is restored.
Nevertheless, in the short run, very aggressive monetary and fiscal policy actions – both traditional and non-traditional – must be undertaken to ensure that the inevitable stag-deflation of 2009 does not persist into 2010 and beyond.
......le conseguenze a lungo termine dell'aumento del deficits fiscale sono serie e se il debito viene monetizzato dalle banche centrali l'inflazione seguirà a breve termine le pressioni deflazionistiche.
Anche se Fisher governatore della Fed di Dallas un falco dell'inflazione sussurra che ...."We're well aware that at some point, God willing, we'll have to tighten and we'll have to act and I'm here to tell you that my voice will be very loud at that juncture, but right now that's not the issue," Fisher said.
......fa veramente impressione osservare un falco dell'inflazione, un governatore che è stato spesso in passato in prima linea ad urlare la sua preoccupazione per l'inflazione dire che oggi l'inflazione non è il problema principale che.....
Nel frattempo la leggenda del consumatore americano si sta dissolvendo nei dati relativi al tasso di risparmio personale, sinonimo di un comportamento deflativo, si risparmia in maniera particolare di fronte alle incertezze, ai rigori dell'inverno che verrà, quando si attendono prezzi in discesa.
Qui sotto via BIGPICTURE avete un grafico postato nel lontano 2006 che ci dice più di mille parole.....
Ma non si tratta solo di America anche in Italia secondo i dati dell'associazione dei consumatori la contrazione dei consumi è reale sia in quantità che in qualità......
Roma, 26 dic. (Ign) - La crisi non risparmia il Natale. E i consumi scivolano giù del -20% rispetto al 2007. E' quanto risulta dalle prime stime delle associazioni dei consumatori che parlano di una forte contrazione dei consumi sia in quantità che in qualità e di una situazione poco incoraggiante anche per quanto riguarda i prossimi saldi, con un calo previsto del 30%.
Federconsumatori sostiene che le spese nel periodo natalizio si sono attestate a circa 6 miliardi e mezzo con una caduta di oltre 2 miliardi di euro rispetto all'anno scorso. In diminuzione soprattutto gli acquisti relativi all'abbigliamento e calzature, pari a -20%. Calo che, secondo i dati del Codacons, è ancora più evidente: -23%. Diminuzioni registrate anche nel settore mobili, arredamento per la casa ed elettrodomestici, profumeria e cura della persona (-10%) ed elettronica di consumo (-5%). In controtendenza sottolinea invece Federconsumatori le cartolibrerie (+1,5%).
Per il Codacons con il segno meno anche gli acquisti dei giocattoli (-10%). E se i consumi alimentari sono stabili rispetto agli anni passati, nessun problema per i prodotti hi-tech e lusso che registrano dati positivi. Il Codacons inoltre riferisce che la spesa pro capite a Natale non ha superato i 200 euro. "Questi dati non promettono niente di buono per i prossimi saldi invernali - dice il presidente Carlo Rienzi - la contrazione degli acquisti potrà arrivare fino al 30% rispetto ai saldi 2007".
I consumatori dunque confermano la gravità della crisi attuale e del prossimo futuro in assenza di interventi concreti. Per questo si rende necessaria, secondo Elio Lannutti e Rosario Trefiletti di Federconsumatori-Adusbef, "una manovra di politica economica per dare fiato al mercato, famiglie ed imprese, al cui centro vi siano due precise questioni: la tutela del reddito dei lavoratori allontanati dal ciclo produttivo ed un processo generale di defiscalizzazione di almeno 1200 euro all'anno per le famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati".
Ora non vorrei riproporre i dati relativi alla stagione natalizia in America ma credo che queste frasi riassumano in maniera evidente la situazione......
Retailers, which started offering discounts of 50 percent or more weeks ago, had been counting on post-Christmas sales to help rescue what will probably be the worst holiday season in four decades.
.........la peggiore stagione in oltre quattro decenni......
“This week isn’t going to do it,” Flickinger said in a Bloomberg Television interview.“Consumers are more cash- and credit-constrained than ever before. After a 25-year spending tsunami, they’ve shifted from spending to savings.”Dopo 25 anni lo tsunami della spesa ha spostato l'ago della bilancia dai consumi ai risparmi.....forse la pietra angolare per un'economia sostenibile, per un consumo sostenibile.
Comunque sia anche nella nostra e cara vecchia Italia l'indebitamento sta assumendo proporzioni esponenziali.....
Nel 2008 i debiti delle famiglie italiane sono aumentati del 41,1%, con punte che raggiungono il +53,2% in alcune province come Cremona. E' quanto sottolinea Contribuenti.it spiegando che "al 30 novembre 2008 il livello medio del debito delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 19.630 euro e la piu' 'esposta' e' la provincia di Roma, con oltre 24.250 euro". rainews24.it
Ora la politica della Federal Reserve dimostra solo una cosa, che la situazione è semplicemente drammatica! Alzo gli occhi al cielo e sorrido a leggere commenti e analisi di giornalisti, economisti ed esperti che alimentano la leggenda del coraggio di Bernanke, solo un uomo che sperimenta la sue teorie sull'economia, figlio del monetarismo di Milton Friedman un'ideologia fallita che nasconde la crisi che verrà, un uomo che ha passato la sua vita a studiare una crisi che gli si è presentata davanti agli occhi negli stessi sintomi, un uomo che ha nascosto la situazione dietro il velo dell'economia fondamentalmente solida e del sistema finanziario americano modello per il mondo intero.
Che poi si vada nella direzione di un'esplosione dell'inflazione è tutto da vedere in quanto il Giappone è li con la sua storia a dimostrare che non basta fornire liquidità al mercato, se la liquidità non raggiunge il mercato, l'economia, ma ristagna nel settore finanziario e foraggia la speculazione, non basta fornire liquidità se questa non raggiunge il consumatore, la deflazione induce al risparmio in attesa di tempi migliori, di occasioni deflative.
"The Fed," she argues, "has gone about as if the problem is a shortage of liquidity. That is not the basic problem. The basic problem for the markets is that [uncertainty] that the balance sheets of financial firms are credible."
Il problema non è quello della liquidità, ma come sostengo da mesi è un problema di fiducia, fiducia in queste istituzioni, incertezza nei bilanci, bilanci che siano credibili.
So even though the Fed has flooded the credit markets with cash, spreads haven't budged because banks don't know who is still solvent and who is not.
Questa incertezza dice Ms.Schwartz è il problema fondamentale del mercato del credito, quindi la liquidità è insufficiente, non è in grado di andare al di la dei problemi reali, che oggi sono la fiducia e la solvibilità, aggiungo io, un problema di fiducia che corrisponde alla mancanza di acquirenti, mancanza di acquirenti per titoli "tossici" che secondo Anna dovrebbero essere acquistati dal governo con i fondi del TARP.
Ecco perchè comunque un presunta crisi di liquidità, si è trasformata in una crisi di fiducia per arrivare inevitabilmente ad una crisi di insolvenza.
Harry Truman il presidente americano durante la seconda guerra mondiale, amava ricordare che la recessione è quando il tuo vicino perde il posto mentre la depressione è quando il posto di lavoro lo perdi tu. Comunque la si voglia vedere in questo articolo del professorSCOTT_REYNOLDS_NELSON si può intravedere tra le pieghe della Storia che non solo il 1929 fu l'anno dell'inizio della Grande Depressione ma che probabilmente la vera Grande Depressione ebbe origine nella crisi del 1873 originata dal panico per il fallimento della grande banca di New York Jay Cooke dove la situazione peggiorò ulteriormente allorché si tentò di rispondere alla caduta dei prezzi con ulteriori riduzioni salariali, le quali provocarono nuove cadute nei consumi.
Si la Storia, un contesto storico profondamente diverso ma spesso terribilmente simile nei suoi sintomi, un messaggio che ha accompagnato in questi due lunghi anni il viaggio di Icebergfinanza.
La mia capacità di sintesi ed analisi a nulla avrebbe portato senza informazioni di primordine, senza fonti e dati di prima mano, spesso obiettivi anche se soggettivi, la ricerca della Verità a qualunque costo, la nostra splendida navigazione ben difficilmente avrebbe evitato scogli e banchi di sabbia, spesso nascosti sotto il pelo dell'acqua al di là di imponenti iceberg che il mio intuito mi aveva fatto scorgere ben prima che l'onda della crisi raggiungesse le coste della nostra Italia.
Da Calculated Risk eccellente luce nella grande depressione immobiliare a Barry Ritholtz autentico Sherlock Holmes finanziario ed economico, da Nouriel Roubini che non ha bisogno di presentazioni sino a John Mauldin, senza dimenticare il mitico Paul Kasriel e quel professionista fondamentale che è John Hussman , da Alphaville uno dei blog del Financial Times sino a Mike Shedlock, arrivando a Yves Smith.
Restano tre piccoli segreti, tra guide illuminanti in questa lunga notte ma come dimenticare la stella polare del recentissimo premio nobel all'economia Paul Krugman che ho conosciuto al festival, Robert Reich e Kenneth Rogoff, Joseph Stiglitz e il professor Hamilton di Econbrowser per giungere infine a Robert Shiller e Gary Shilling del quale esploreremo insieme l'orizzonte per il prossimo anno.
Nessuna pretesa, anche se attraverso l'analisi fondamentale è possibile individuare un punto di arrivo intermedio di questa crisi, un'ipotesi che prenda in considerazione ogni salto di vento e l'arrivo di nuove tempeste e nuovi uragani, analisi fondamentale che deve necessariamente essere integrata dall'analisi tecnica visto che milioni di attori sui mercati la utilizzano come un dogma, mappe nautiche che consulteremo insieme a coloro che hanno contribuito al blog e a coloro che vorranno contribuire in futuro.
Un particolare ringraziamento va anche a coloro che in Italia hanno contribuito attraverso scambi di opinione e confronti spesso costruttivi alla rotta del mio veliero, costringendomi spesso a mettermi in discussione a sollevare qualche dubbio, anche se la rotta era tracciata da tempo. Ma non solo esperti o professionisti del settore ma anche tanti e favolosi compagni di viaggio, che ricordo con piacere e che accomuno in un grande abbraccio senza dimenticare nessuno, ripeto nessuno, i Vostri nomi, i Vostri nickname sono ben incisi sulle tavole di legno di questo nostro veliero.
L'orizzonte del 2009 porterà con se tramonti conosciuti e albe silenziose, si albe silenziose che potranno essere riassunte in un'attenuazione dei fenomeni che hanno contraddistinto questa crisi epocale dopo un'inevitabile accelerazione finale.
L'orizzonte resta sconosciuto anche se man mano che passa il tempo vanno delineandosi sempre più i contorni di un mondo, di un sistema che cerca la soluzione nel passato senza curarsi del futuro, delle nuove generazioni, un sistema che dovrà essere rifondato, non stravolto ma integrato da sistemi, idee, progetti che noi abbiamo già visitato nei nostri mondi alternativi, un social business che accompagni il capitalismo, lo umanizzi, lo indirizzi al servizio dell'uomo e dei suoi sogni, dei suoi progetti, perchè su questa terra c'è posto per tutti gli uomini e le donne, per i loro progetti, per i loro sogni, per la sua stessa Essenza, solo se ognuno di noi saprà creare il cambiamento, saprà rinunciare al superfluo, diversamente sarà la fine di un sistema un tramonto infuocato per lasciare il posto all'alba che verrà.
(Icebergfinanza)
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